Maso Furli

Per la famiglia Zanoni la tradizione viticola ha inizio negli anni 50, quando Martino Zanoni, padre dell’attuale titolare Marco, arriva come mezzadro nell’Azienda Agricole Maso Furli, e vi lavorò fino al 1970. L’anno successivo si presentò la possibilità di acquistare l’azienda e quindi la famiglia ne divenne proprietaria. 

Maso Furli rappresenta una delle più piccole realtà di vignaioli del Trentino: il termine Maso sta ad indicare una casa rurale con i terreni di proprietà attorno. 

Vengono prodotte dalle 12.000 alle 14.000 bottiglie all’anno dai quasi tre ettari di vigneti in collina, di cui 2 a Pressano e 0,8 a Martignano, con altitudini varianti fra i 290/450 slm. Ne scaturiscono quattro tipologie di vini: Trentino DOC Gewurztraminer, Sauvignon, Chardonnay e un IGT Manzoni bianco. La cantina è inserita all’interno del Maso. 

Marco gestisce sia la parte viticola sia quella di cantina. (Nell’anno 2002, dopo diversi tentativi, Marco è riuscito prima a creare un’applicazione per la pressatura delle uve bianche in assenza di ossigeno e, in un secondo tempo, a brevettarla assieme a Mario Poyer. 

Si aprono così nuove frontiere di ricerca su questa tecnica, che fino a quel momento poteva essere realizzata solo con mezzi molto costosi. 

Tale applicazione è nata dalla consapevolezza che fosse importante trovare un metodo, economicamente accessibile a grandi e piccole  aziende, il quale permettesse di tutelare il patrimonio aromatico delle uve da eventuali ossidazioni in fase di pressatura.) Dal 2007 tutti i vigneti di Maso Furli sono coltivati con il metodo biologico, attualmente le produzioni sono presenti in Ristoranti ed Enoteche qualificati.