Palazzone
Rocca Ripesena (Orvieto)
23
150.000
Convenzionale e naturale
“...il podere del Palazzone sonno some undici et canne quattrocentoquarantanove et la vigna in detto luoco sonno quartenghi due et canne cinquantaquattro...”: così si trova scritto nel catasto del 1591 dell’Opera del Duomo di Orvieto.
Nel corso dei secoli, però, il podere Palazzone è stato progressivamente abbandonato, fino al 1969, quando fu acquistato dai coniugi Dubini-Locatelli.
Da quel momento è iniziata la ristrutturazione degli edifici e, nel contempo, sono stati impiantati ben 25 ettari di vigneto su terreni di origine sedimentaria e argillosa.
Nel corso dei secoli, però, il podere Palazzone è stato progressivamente abbandonato, fino al 1969, quando fu acquistato dai coniugi Dubini-Locatelli.
Da quel momento è iniziata la ristrutturazione degli edifici e, nel contempo, sono stati impiantati ben 25 ettari di vigneto su terreni di origine sedimentaria e argillosa.
Le rocce di questi luoghi sono fatte di argilla, limo e sabbia; quasi tre milioni di anni fa c’era un fondale marino su cui nel tempo si sono accumulati sedimenti. Il terreno è come un puzzle che solo l’amore e l’esperienza riescono a coltivare nel modo migliore.
Oggi Palazzone è una delle realtà vitivinicole più significative dell’Umbria. Rispettando la tradizione dei vini orvietani nella composizione dell’uvaggio:
Grechetto, più immediato e fragrante, e procanico, più serio e minerale, rispettando le uve autoctone e mettendo passione e attenzione in tutti i passaggi produttivi.
Oggi Palazzone è una delle realtà vitivinicole più significative dell’Umbria. Rispettando la tradizione dei vini orvietani nella composizione dell’uvaggio:
Grechetto, più immediato e fragrante, e procanico, più serio e minerale, rispettando le uve autoctone e mettendo passione e attenzione in tutti i passaggi produttivi.
Grechetto e procanico sono i vitigni di punta dell’azienda, ma ci sono anche verdello e malvasia a completare l’uvaggio.
Non mancano le sperimentazioni con vitigni internazionali come sauvignon per i muffati e viognier. Vengono vinificate anche uve rosse come sangiovese, merlot e cabernet sauvignon.
Non mancano le sperimentazioni con vitigni internazionali come sauvignon per i muffati e viognier. Vengono vinificate anche uve rosse come sangiovese, merlot e cabernet sauvignon.
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