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Abbiamo trovato l’anima
del Rock allo stato liquido
NAT

Paradiso dei conigli

Isola del Giglio (GR)

0,3
300
Eco utopica
A un’ora circa di traghetto dalla terraferma, l’isola del Giglio conserva ancora molti angoli di natura selvaggia, apprezzati dai viaggiatori amati delle escursioni e dei luoghi incontaminati. 

Qui la viticoltura può essere definita eroica, per via del terreno insulare impervio, battuto dal vento e dall’impronta salmastra; queste condizioni non hanno fermato una coppia di Vittorio Veneto, il produttore Massimo Piccin e Alice Dal Gobbo. 
Incantati dal fascino dell’isola, nella seconda metà degli anni ’10 del Duemila hanno iniziato la produzione vinicola come Paradiso dei Conigli, in onore ai simpatici roditori selvatici che popolano l’isola, partendo con il vitigno locale, ansonica, vinificato in purezza.

I vigneti di Paradiso dei Conigli si estendono in zone diverse dell’isola, caratterizzate da microclimi leggermente diversi, ma in grado di influenzare e differenziare la produzione. 
Anticamente l’isola del Giglio era in gran parte ricoperta di vigneti; nel corso del tempo e con il passare delle generazioni, l’interesse per la produzione di vino: l’obiettivo dei coniugi Piccin è proprio recuperare la vocazione vinicola di questo luogo dalle potenzialità uniche, nel rispetto dell’ambiente naturale e della sinergia tra uomo e ambiente. Tra gli ultimi progetti di Paradiso dei Conigli, l’Ansonica macerata in anfora e il recupero di alcuni vitigni rossi rari e autoctoni.
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